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PragmaticaM.E.N.T.E. del dr. Psicologo Franco Ferreri

LE SEDI
INFOLINE
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Perché propongo il seminario “Strategie pratiche per migliorare l’autostima dei nostri figli. ”

Oltre ad essere uno psicoterapeuta ed un coach, svolgo la professione di psicologo scolastico. Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di confrontarmi con migliaia di studenti di ogni ordine e grado. Dagli incontri individuali emerge un quadro abbastanza allarmante dove i nostri ragazzi si definiscono con i seguenti aggettivi: Sensibili, Soli, Sfiduciati, Scontenti, Scoraggiati, Spaesati, Spaventati, Superficiali, Fragili, Feriti, Falliti, Fobici, Frettolosi, Odiati, Omossessuali, Omofobi, Oppressi, Orfani, Ossessionati, Rabbiosi, Repressi, Rinunciatari, Ridicoli, Terrorizzati, Tesi, Testardi, Tribolati, Traumatizzati, Ultimi, Urlanti, Umiliati, Negativi, Negati, Nervosi, Nevrotici, Ansiosi, Angosciati, Apatici, Aridi, Asettici, Accidiosi, Allarmati, Tribolati, Tristi, Incapaci, Insicuri, Impazienti, Incostanti, Inadeguati, Immaturi, Instabili, Impacciati, Infantili, Inutili.

Durante gli stessi incontri hanno definito i genitori come:

assenti, autoritari, intolleranti, inconsapevoli, distanti, indecisi, chiusi, litigiosi, svalorizzanti, freddi, irrispettosi, diffidenti, superficiali, discriminatori, pregiudizievoli, disinteressati, protettivi, invischianti, insicuri, demotivanti, apprensivi.

Emerge una generazione fortemente in difficoltà, con una scarsa capacità di motivarsi o di essere motivati.

Se a questo aggiungiamo i dati raccolti a livello regionale emerge il seguente quadro:

ABBANDONO SCOLASTICO

33% abbandono scolastico in Sardegna. Il più altro d’Italia e d’Europa: Campania 19,1%, Puglia 18,6%, Malta 18,6%, Spagna 18,3%, Romania 18,1%

GIOCO D’AZZARDO

1 ragazzo sardo adolescente su 2 tra i 15 e i 17 anni gioca d’azzardo
1,16% del PIL regionale sardo perso in gioco d’azzardo

SIGARETTE

32,49 % dei minorenni sardi ha dichiarato di fumare ogni giorno
10% dei 13enni, contro il 4% della media nazionale, e ben il 25% dei 15enni, 19% nel resto d’Italia

DROGHE

24% gli adolescenti sardi utilizzo CANNABIS. Il primato è in Sardegna e Lazio
3,2% utilizzatori di COCAINA in Sardegna collocandosi al di sopra della media nazionale (2,7%). In Sicilia, Basilicata, Abruzzo e Lazio sono tutte intorno al 3%
2.4% i consumatori di EROINA in Sardegna, primato che detiene con Sicilia e Calabria seguono Molise, Puglia e Basilicata con il 2,3%
1017 ragazzi sardi presi in carico dagli uffici di servizio sociale per i minorenni
18% la percentuale dei minori che presentano disturbi psichici legati all’assunzione di droghe, quelle che mandano in tilt il cervello

ALCOL

100 mila bevono almeno una birra al giorno
245 mila hanno avuto almeno una volta all’anno un “comportamento a rischio” legato all’alcol
29% dei ragazzi fa BINGE DRINKING circa il doppio della media nazionale
11 anni il primo approccio con l’alcol
16% degli adolescenti avrebbe avuto almeno un comportamento a rischio, contro il 13% del 2013
nel 2008 in Sardegna le percentuali sarebbero cresciute, mentre si sono stabilizzate nel resto d’Italia
2,99 ogni 100mila abitanti decessi attribuibili all’alcol in Sardegna, media nazionale 2,55
61,7 litri a testa consumo di birra pro capite in Sardegna (media nazionale 29,2)
31% degli adolescenti consuma alcolici fuori pasto (media nazionale 28 %)
100 mila bevono almeno una birra al giorno
28,8% degli adolescenti si ubriaca almeno una volta al mese
34,64% lo fa perché prova piacere
22,58 % per affrontare momenti difficili
9,9 % beve per imitare i coetanei
5,53 % abusa dell’alcol più di una volta alla settimana

SESSO

11 anni prime esperienze sessuali
13% praticano sesso trai gli 11 e i 16 anni
1 sieropositivo su 4 tra gli adolescenti non sa di esserlo
aumento in maniera esponenziale le malattie sessualmente trasmissibili in Sardegna tra gli adolescenti
1 adolescente su 4 ha inviato immagini o video del proprio corpo in atteggiamenti sessualmente espliciti
35,9% dei ragazzi conosce qualcuno che ha fatto
38,6% riceve testi e video a sfondo sessuale
41,9% non ci vede nulla di male
16,1% si fida della persona a cui ha inviato la foto/il video
11,1% lo ha fatto per fare uno scherzo (11,1%)

BULLISMO

28% studenti delle superiori
30% ragazzi delle medie
8% delle vittime è perseguitato esclusivamente online
La maggior parte subisce violenze anche quotidianamente
75% soffre di depressione
54% ha crisi di pianto
32% pratica autolesionismo
46% considerare il suicidio
10% tenta il suicidio
92% degli adolescenti omosessuali viene discriminato

 

Oggi la Sardegna sta attraversando un momento di smarrimento culturale-educativo e sociale.

Le problematiche, pur avendo una connotazione multifattoriale, sono accomunate da un denominatore comune: le famiglie. Oggi le famiglie sentono l’esigenza di migliorare i loro processi educativi per poter cogliere i sintomi di un disagio dei figli ed infondere fiducia e motivazione.

Per riuscire a comunicare ed affrontare queste tematiche, complesse e articolate, bisogna trovare canali comunicativi efficaci. Oggi è molto più complesso far comprendere i rischi delle droghe perché da un punto di vista culturale e mediatico il loro utilizzo è stato “sdoganato”. Se prima nell’immaginario collettivo l’utilizzatore era uno sbandato o una rock star, oggi sono persone che sono riuscite ad ottenere dei risultati nella loro vita come politici, imprenditori, personaggi televisivi. Per alcuni la droga si è elevato a status simboli di un certo sistema al quale si vorrebbe appartenere. Oggi è difficili consapevolizzare le persone, perché a differenza degli anni 80, dove vi era una maggior discriminazione, oggi l’utilizzatore di certe sostanze funge quasi da “modello positivo”.

Un ulteriore fattore che incidi sull’aumento dell’uso di sostanza deriva dal fatto che molti ragazzi non hanno la percezione di avere risorse e capacità. Si tende a cercare scorciatoie per affrontare il quotidiano e la vita. Spesso le problematiche (ansia, scarsa motivazione, bassa autostima, bullismo, difficoltà relazionali, ecc.) nascono da una cattiva percezione delle proprie risorse. La nostra idea è quella di affrontare le difficoltà, non parlando dei problemi, ma facendo riscoprire alle persone le risorse che possiedono.

Una volta che un individuo diventa cosciente, non di quello che non sa fare, ma di quello che potrebbe fare, allora si possono “installare” nuovi comportamenti performanti e funzionali. Il nuovo livello di consapevolezza, ci permette di “disinstallare” i comportamenti disfunzionali e non performanti.

L’obiettivo dei seminari è insegnare ai genitori e a tutte le persone coinvolte nei processi educativi con i giovani, strategie pratiche per la crescita personale, la motivazione, l’autostima e la comunicazione efficace.

 

Dott. Franco Ferreri